Breve storia del centro

Il Centro di Riabilitazione Equestre è sorto per la generosa donazione di un gruppo di privati ed è stato dedicato alla memoria del compianto avv. Vittorio di Capua.

Il Centro inizia la sua attività nel dicembre 1981, primo e finora unico centro integrato in un ospedale pubblico.
Nasce grazie alla generosa donazione di un gruppo di privati che vuole ricordare con un gesto tangibile la figura di Vittorio di Capua, barbaramente ucciso dalla criminalità organizzata nel 1977.Il lavoro prende avvio con pochi mezzi e grandi speranze per ispirazione del dottor Luciano Cucchi, chirurgo infantile e grande appassionato e conoscitore di cavalli.

Si fonda sulle forze di una sola terapista – Annalisa Roscio – e di un solo cavallo, un avelignese di nome Malù.
Il cavallo è ospitato nello stabulario insieme ai montoni che a quel tempo servivano all’ospedale per alcune analisi; le terapie si tengono all’aperto, in un piccolo recinto o direttamente nel prato.

Rapidamente sulla base dei risultati positivi conseguiti si incrementava il numero degli utenti ed arrivavano in donazione altri cavalli.

Grazie anche al prezioso apporto fornito dai volontari dell'ABIO (Ass. Bambini in Ospedale) vengono presto ampliate le attività collaterali.

 

Nel 1984 si svolgeva l'inaugurazione ufficiale del Centro e si formalizzava l'inserimento nel Centro nell'Istituto di Terapia Fisica e Riabilitazione; inoltre si iniziava un rapporto di collaborazione con l'AIAS (Ass. Ital. Assist. Spastici)

Dal 2002 il Centro è stato integrato nella Struttura Complessa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Nello stesso anno nasceva l'associazione Amici del Centro Vittorio di Capua con l'obiettivo di sostenerlo.

La struttura è attualmente così organizzata: un maneggio coperto, uno coperto da una tensostruttura 20 x 40 e uno all'aperto, una scuderia con otto box, un tondino e le aree riposo per i cavalli.